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Riferimenti letterari e materiale preparatorio, Oggetto 210

Lonzi Marta1991 - 1992

La Galleria Nazionale

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Roma, Italy

Trascrizione di appunti su argomenti legati a Les Précieuses ridicules di Molière; sono conservati in copia il manoscritto di Carla Lonzi sulla Preziosità e le Preziose nonchè il volume Conversations sur divers sujets di Madeleine de Scudéry. Presente la corrispondenza professionale con Angela De Carlo e documenti relativi a ricerche nel settore effettuate da Marta alla Bibliothèque nationale de France.

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  • Title: Riferimenti letterari e materiale preparatorio, Oggetto 210
  • Creator: Lonzi Marta
  • Date Created: 1991 - 1992
  • Transcript:
    "Précieuses" 28 questo fenomeno, che via via si presenta nel tempo adattato alle esigenze culturali del momento con i suoi tabù e le sue permissività, al fatto che senza presupposti di diversifica- zione radicale le donne osano mostrare i risultati del loro pensiero, ma non il dramina della propria vita. Neppure a se stesse. A me invece interessa proprio in che modo, attraverso quali passaggi di esperienza, quali gesti, toni, decisioni, conflitti, si arriva a quelle conclusioni. Così mi sono messa in mente che se non si taglia con la letteratura non si trova il coraggio per venir fuori. Se si cerca la quadratura del cerchio, ossia se si accetta uno forma precostituita cui a- dattare la propria forma, l'espressione di sé non prende cor- po. La delusione che ò provato leggendo Madeleine de Scudéry - ma appunto da quali illusioni ero partita? - riguarda proprio questo punto. E' una delusione antistorica, si può obbittare. Mica tanto, è la delusione che si à con i cosidetti minori, ma Madeleine non è una minore dal momento che una pienamente realizzata manca. E' un essere destinato a non vivere se qual- cuna non le presta il suo sangue. Quello che io sono dippo- sta a fare. E che lei merita, sotto tutti gli aspetti. Que- ste donne del nostro passato, per importanti e celebrate che fossero al loro tempo, gli anno sopravvissuto come nomi, non come individualità a cui la cultura provi il bisogno di ali- mentarsi. Fanno parte di un certo terreno più o meno inde- finito che respinge proprio per la sua indefinibilità, però c'è e si tramanda. Intuisco in Madeleine il suo bisogno di parlare del gruppo di persone in cui viveva, sullo sfondo dei grandi del suo tempo, ma intuisco anche che a forza di travestimenti romanzeschi, sotto la spinta e la collaborazione del fratello, à finito per ridurre alquanto il suo soddisfacimento a favore di un gusto letterario che, quando è caduto, lei non à fatto molto per trattenerlo e comunque per proseguirlo contro corrente. Eppure era stata l'autore, dopo d'Urfé, più famoso di quel tipo di romanzo. A avuto svariate edizioni del Grand Cyrus e di Clélie tra- dotto e pubblicati persino in arabo, e anche in italiano. Però dopo il 1680 è tutto finito e da allora non sono più stati ri- presi. Romanzi fiume (il primo più di 13.000 pagine), roman- zi a chiave, cosa resta dell'interesse suscitato nei contem- poranei? Romanzi psicologici, certo, e questa è la loro novità, l'apertura di un genere in cui la letteratura francese sarà famosa. Romanzi amati da Mme de Sévigné e da Mme Lafayette, ma chi li legge più? Il contenuto che è stato più rilevato è l'analisi dell'amore prezioso il cui simbolo è la Carte du Tendre. guigno so
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