I 'surimono', letteralmente “cosa impressa”, sono stampe eseguite con una tecnica raffinata. Spesso usate come biglietti augurali in particolari occasioni, erano distribuite all’interno di un nucleo limitato di persone, perlopiù circoli letterari. Accompagnati in genere da composizioni poetiche, prevedevano anche l’utilizzo di metalli preziosi quali oro e argento. Il termine 'ōkubi-e' indica invece una stampa raffigurante una mezza figura, oppure il volto di un attore o di una donna, impostasi a partire dalla metà degli anni Novanta del '700.
Questo 'surimono', ricco per tecnica e disegno, è l' 'ōkubi-e' di un attore in ruolo femminile incorniciato dalla sagoma di un crisantemo, mentre altri crisantemi stilizzati (che sembrano peonie) e farfalle in volo decorano l’intera superficie restante del foglio; in primo piano spicca una grande farfalla dalle ali monocrome. La stampa fa parte di un dittico intitolato 'Sakuragawaren kiku botan niban' e ('Crisantemi e peonie; n. 2 per il Sakuragawaren'). Il nome dell'autore non è espresso, ma lo troviamo sull'altro 'surimono' (non in nostro possesso), che raffigura il busto di Ichikawa Danjurō VII tra peonie.
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