Il ritratto di Alessandro Manzoni di Hayez costituisce l’immagine più diffusa e popolare dello scrittore milanese, tale da oscurare con la sua fama il primo dei ritratti ufficiali manzoniani, dipinto in tono celebrativo nel 1835 da Giuseppe Molteni, dove Manzoni era immortalato in posa ispirata, con un libro in mano sullo sfondo del lago di Como.
Hayez invece ─ su precisa indicazione della moglie Teresa e del figliastro Stefano Stampa ─ ritrae Manzoni seduto contro uno sfondo neutro in una posa naturale, in verità ottenuta con diverse sedute, per una resa perfettamente aderente al vero. Lo scrittore tiene in mano una scatola per il tabacco da fiuto, traccia di un’abitudine domestica e privata, consegnata così alla dimensione della Storia e dell’aneddotica del grande uomo.
Il dipinto della Galleria d’Arte Moderna è una replica totalmente identica del celebre ritratto manzoniano realizzato da Hayez nel 1841 e conservato alla Pinacoteca di Brera. La replica venne eseguita per essere mostrata all’esposizione braidense del 1874 e poi donata dall’autore all’Accademia di Brera, dalla quale passò per deposito nel 1902 a questo Museo. Il dipinto riscosse un grande apprezzamento nella cerchia di intellettuali dell’epoca ma non ebbe immediato successo al di fuori dell’entourage di Manzoni. Fu per merito di Stefano Stampa, che promosse la traduzione calcografica dell’opera tramite sottoscrizione, che questo ritratto si affermerà come immagine tipica e riconoscibilissima dell’autore dei Promessi Sposi.
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