Francesco Nicolini (1862-1925), originario di Cuveglio (Varese), avviato dal padre prima al mestiere di decoratore, studia poi come perito edile, emigra in Argentina e fa fortuna come costruttore a Buenos Aires. Rientrato in patria, si dedica a attività benefiche nel suo paese natale. Nel suo testamento nomina erede il fratello, con numerosi legati a enti di carità e d'assistenza, argentini e italiani, fra cui il Pio Albergo Trivulzio e l'Ospedale Maggiore, che riceve una donazione di 50.000 lire. La commissione del ritratto viene affidata a Piero Verzetti, nel suo ultimo perido di pemanenza milanese quando ancora insegna all' Accademia di Brera, prima del suo ritiro nel comasco, a Monte Olimpino, dove continuerà a lavorare assiduamente.