Il secondo livello di Santa Giustina ospita una serie di opere esemplari della produzione artistica a Salò tra la metà dell'Ottocento e gli anni Venti del Novecento.
Le difficoltà economiche e sociali legate alla perdita del ruolo dominante sul Garda bresciano e l'instabilità politica non impedirono infatti alla città di partecipare alla cultura artistica ottocentesca. Il rinnovamento urbanistico avviato in età napoleonica si completò nel 1853 con la realizzazione del cimitero sulla sponda opposta del Golfo: la progettazione della struttura, ben visibile dal MuSa, venne affidata al bresciano Rodolfo Vantini e nella sala ne sono esposti alcuni disegni. Gli splendidi ritratti fin de siècle restituiscono i volti della società salodiana che guidò la città tra gli anni Ottanta e la I Guerra Mondiale, Protagonista assoluto della scena artistica è Angelo Landi (1879 - 1944), affiancato dagli anni '20 dal torinese Anton Maria Mucchi (1871-1945) che tanto peso avrà nella costruzione dell'identità storica della città.