Acquistato insieme al Capriccio con Campidoglio (inv.237) dal conte Roberto Sanvitale nel 1835, in questo dipinto è la Roma antica ad essere protagonista, con pochi, colossali frammenti della classicità, sottratti al loro reale contesto topografico e ricomposti in un nuovo e immaginario rapporto. Sulla sinistra dell’immagine si elevano, in funzione di monumentale e raffinatissima quinta, le tre colonne corinzie superstiti del Tempio dei Dioscuri, qui trasportate dal Foro; davanti ad esse, in primo piano scenico, la fontana di Campo Vaccino. Dietro di essi campeggiano i resti grandiosi, invasi dalla vegetazione, del Colosseo, mentre sulla destra in fondo si intravede, incongruamente, la Piramide di Caio Cestio.