Una voce fuori dal coro quella di Gianni Piacentino, artista che da sempre ha esplorato il rapporto tra arte e design. Si appassiona alla meccanica, grazie alla conoscenza di un meccanico restauratore e la cura con una particolare attenzione estetica.
Dal 1969 lavora sull’idea di veicolo (a due o tre ruote) e realizza le decorazioni filettate dai serbatoi delle motociclette degli anni venti e trenta e più avanti le forme aerodinamiche. Apprende inoltre a ‘costruire’ opere con un corretto approccio meccanico e tecnologico. I suoi lavori appaiono come il frutto di un processo di produzione industriale, nel quale l’artista è presente unicamente nelle scelte di assemblaggio di materiali già pronti. In realtà le sue opere sono realizzate con la massima cura, dalla scelta del soggetto al materiale, sino alle vernici, da lui stesso miscelate. Nel caso dell’opera qui esposta, Piacentino realizza il disegno di un aeroplano, mentre la cornice, fatta di elementi dell’elica, delimita la tela. L’attenzione dell’artista è sui materiali, freddi, in un costante rapporto dialettico con l’industria e il design. Testo di Michela de Riso
Food: ti interessa?
Ricevi aggiornamenti con il tuo Culture Weekly personalizzato
Ecco fatto
Il tuo primo Culture Weekly arriverà questa settimana.