La pittura napoletana visse, nella prima metà del Seicento, un periodi di straordinario fervore. Accanto agli artisti già attivi a Napoli, altri ne seguirono i modi, diffondendo in tutta la penisola il raffinato gusto cromatico coniugato al naturalismo derivato dal Caravaggio. La Santa Caterina è riferita a Bartolomeo Bassante, pittore napoletano, allievo del Ribera, attirato da modelli classicisti che lo portarono a mitigare il corposo naturalismo del maestro adottando profili più taglienti e incarnati più levigati. I capelli leggeri illuminati dai riflessi solari, la seta dell'abbigliamento, la mano bianca e ben modellata che si tiene sulla spada sottolineano la drammaticità del destino della giovane rivelando una congiunzione equilibrata di classicismo e naturalismo.