Santa Cecilia è rappresentata a mezzo busto davanti ad un organo, lo strumento che è il suo attributo solo dal Cinquecento, quando la santa diventa patrona dei musicisti. Il quadro e’ costruito su linee diagonali e la scelta di non ricorrere alla classica posa frontale costituisce un’eccezione nell’opera del Salvi, come del resto la spilla preziosa e la scritta sul libro.
La fisionomia del volto della Santa deriva dalle figure femminili di Guido Reni, ma si tratta di una reinterpretazione piuttosto che di una ripresa puntuale. Giovan Battista Salvi, come molti altri artisti del Seicento, riprendeva opere di pittori del primo Rinascimento o del classicismo bolognese, apportando modifiche nel formato o nella composizione.
M.S.