Il dipinto, che raffigura il santo fondatore dei Somaschi, recava sul retro l'iscrizione "Ercole Graziani" e la data 1669 (ora non più visibili dopo la rifoderatura degli anni Ottanta del Novecento). L'opera è pertanto da attribuire al bolognese Ercole Graziani, omonino del più giovane e noto pittore.