Quest’opera testimonia il breve soggiorno piacentino dell’artista, seguito alla lunga fase di attività a Roma (1602-1610). Come tutti i pittori che lavorarono nei ducati emiliani, Lanfranco risentì della lezione di Correggio, evidente nella figura dell’angelo in alto a destra aggrappato alle nuvole. L’icona della Vergine allude alla leggenda secondo la quale Luca avrebbe ritratto ancora in vita la madre di Cristo. Il vitello/bue, animale destinato ai sacrifici, è insieme simbolo del sacerdozio di san Luca e della sua attività di evangelista.