Si tratta dello studio per una delle due tele che decoravano la cappella intitolata a san Domenico nella chiesa di san Pietro martire, qui raffigurata. Della tela, la cui effettiva presenza nella chiesa è documentata, si sono perse le tracce, ma il disegno rimane una preziosa testimonianza di Guardi vedutista: vi si nota una notevole attenzione prospettica e topografica unita a un sapiente e abile uso del chiaro-scuro.