L’opera San Vittore è risultata vincitrice della II edizione del bando Italian Council (2017), ideato dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane (DGAAP) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo. San Vittore nasce da molteplici riflessioni dell’artista riguardanti la condizione dei bambini i cui genitori sono reclusi in carcere. Ancarani è entrato in dialogo con Bambinisenzasbarre, associazione senza scopo di lucro che da anni lavora nel carcere milanese di San Vittore allo scopo di proteggere le relazioni tra i genitori incarcerati e i loro figli e tutelarne i diritti. L’opera filmica di Ancarani si sofferma su alcuni dettagli dell’articolato universo infantile che ogni giorno entra ed esce dal carcere, includendo scene che descrivono i rigidi controlli di sicurezza a cui sono sottoposti i minori che varcano la soglia di San Vittore per visitare i loro genitori. I modi in cui l’immaginazione infantile elabora il mondo carcerario sono raccontati dall’artista attraverso i disegni realizzati dai bambini. In alcuni di essi, come per una oscura magia, il carcere si trasforma in un castello, abitato da re e regine.