Nel campo della linguistica spaziale, la comunicazione 3-D è considerata il più delle volte in diretto contrasto con il suo, non così distante, corrispettivo 2-D. Per Sascha Lobe queste dimensioni sono integrate: “I sistemi di wayfinding, segnaletica, stampa, branding e immagine coordinata assumono una forma doppia. Il mio obiettivo è creare una sintassi visiva distintiva che traduca l’identità idiosincratica di ogni progetto”.
La celebre identità visiva del Bauhaus-Archiv Museum è stata progettata da Sascha Lobe e dal suo team. Recentemente Lobe ha finalizzato la sua collaborazione con David Chipperfield Architects, durata 5 anni, con il branding e il wayfinding del quartier generale di Amorepacific a Seoul.
Lobe ha già lavorato in passato con altre archistar – in particolare Ben Van Berkel (UN Studio) e Daniel Liebeskind – notando un vuoto nello spazio in cui gli attributi architettonici finiscono e le informazioni visive cominciano a dover essere comunicate. Individuando questo bisogno, ha progettato elementi grafici e ha sistematizzato le informazioni al fine di poterlo individuare in maniera intuitiva, efficiente e accurata. In questo modo le strutture interne vengono razionalizzate attraverso la comunicazione esterna, essenziale se si considera l’importanza di un buon orientamento per l’utente. Con un’efficace interfaccia di navigazione l’atmosfera, l’identità e le emozioni di uno spazio diventano più affabili per coloro che lo vivono.
Questi attributi sono stati ampiamente integrati in grandi progetti che Lobe ha realizzato per istituzioni culturali e commerciali come Vitra, Adidas, Mercedes-Benz, Ruhr Museum, Württembergischer Kunstverein, Kreisssparkasse (KSK) Tübingen, Kunstmuseum Stuttgart, Kunstsammlung Nordrhein Westfalen e molti altri.
Partner: Goethe-Institut Turin