Francesco Salviati si è specializzato nella decorazione di palazzi prestigiosi con immensi affreschi che raccontano storie grandiose. Eppure, in questo autoritratto, l'artista si definisce con una grande economia di mezzi. Ha una barba pesante e indossa un farsetto e un berretto, entrambi neri, tipici della moda dell'epoca. Il suo unico accessorio è una spada. La semplice architettura in pietra grigia evoca le sue origini fiorentine.
Salviati era il migliore amico di Giorgio Vasari, il biografo degli artisti del Rinascimento italiano. Vasari, che conosceva Salviati dall'età di nove anni, ne scrisse una biografia lunga e dettagliata. Vasari descrisse Salviati come un uomo malinconico che preferiva lavorare da solo. Questo autoritratto è menzionato da Vasari e risale alla metà del 1540, anno in cui i due uomini stavano decorando il Palazzo Vecchio di Firenze.
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