Impulso e precisa gestualità che con la loro forza riescono a coprire un enorme superficie: segni marcati, apparentemente incomprensibili, invadono completamente lo spazio. Un impulso irrefrenabile che viene prima di qualsiasi parola, idea o riflessione sul lavoro artistico; quell’impulso che racchiude in se l’essenza e la prima emozione che l’arte e l’artista comunicano. Questo il pensiero da cui lo stesso JBROCK mi ha confessato essere partito. L’iniziale stordimento dato dalla potenza che questi segni hanno nella loro totalità, presto lascia il posto alla contemplazione: un preciso sguardo volto a indagare ogni singolo segno e colore. Dalle pareti, passando per il pavimento fino al soffitto il nostro sguardo è guidato tra forti stacchi di colore che manifestano prospettive sempre nuove. Quest’opera, come un progetto totale, invita lo spettatore in un’immersione completa, al perdersi e confondersi in essa, in un equilibrio costante in cui bidimensionalità e trimensionalità si confondono e vacillano.