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dall'atomo al cosmo, pud sempbrare legittimo fino alla civiltà mec-
canica allo scienziato, all'ingegnere, all'industriale o all'operaio
ma troverà sempre incociliabile il contadino; può pervadere i ritmi
di produzione della plastica o dell'acciaio, ma non avrà alcun sen-
so se applicata alle colture della frutta e dei legumi. Dopo le tra-
giche eliminazioni in massa di una trentina d'anni fa' (simili, per
molti aspetti, alle eliminazioni delle streghe durante il Medio Evo),
l'URSS ha pagato a duro prezzo l'errore idealogico del sospetto nei
confronti della civiltà contadina. E quando la voce di questa civilte
l'ultima a maneggiare la vita vivente, a farsi un'idea diretta del
suo funzionamento, giunge sul piano della podernità, non sprovveduta
e sulla difensiva, ma agguerrita e stagionata, abituata al mistero,
alla grande paura degli elementi o alla sensazione cosmica, val la
pena, in quel momento di non essere troppo assopiti nei proprii sche
mi ideologici unidirezionali. Perchè porta sul mereato dei compor-
tamenti frenetici e non emozionali, di cibi colorati e insipidi, la
spezie di un'esperienza già quasi mitica, ma insostituibile, Una ci-
viltà di minoranza, ormai quasi una setta segreta, che non esce dal-
le Università e non entra negli Uffici Studi, che si trasmette riti
e magie consumate senz ai quali, chissà, gli uomini potrebbero, un
giorno trovarsi senza grano, e assediati nei night-clubs, aver dimen-
ticato l'amore se é vero che, nell'Europa del Nord, persino il be-
stiame, dopo essere stato al chiuso e all'oscuro per il lungo perio-
do invernale, ha bisogno che i guardiani, alla prima sortita nei pra-,
ti, gli mostrino di nuovo i gesti dell'accoppiamento. quoat
L'incontro con Jorn e la sua troupe calati dalla Danimarca e
dall'Olanda verso il Mediterraneo, ad Albissola, e poi rifugiatisi
ad Alba, quando ancora il nome del fondatore dei Cobra era pressochè
sconosciuto in Europa, ebbe proprio questo terreno a intesa di rove*
sciamento di valori.
se estrogen
Quelle energie libere dell'uomo che per primi Mondrian e il Neo-
plasticismo, Grepius e la Bauhaus avevano incanalete nelle leggi fer-
ree della produzione industriale all'alba di una civiltà della mac-
china che non aveva tutto il fascino di una stupenda utopia, dopo la
sconfitta subita con l'ultima avventura bellica, si sprigionavano di
nuovo dalle tubazioni contorte e dai rottami delle fabbriche distrutte.
Il mito della ragion produttiva cessava di essere un mito umanistico,
restava circoscritto al settore della tecnica e della economia, ave-
va smarrito il bandolo progressivo all'interno di se medesimo, d'ora
in avanti sarebbe stato condizionato dalla letta e dalle opposizio-
ni che si sarebbero svolte intorno a lui diventato bersaglio di nuo-
ve dissipazioni, di nuovi anarchismi, di nuovi naturalismi, in una
parola di energie nuuvamente libere e, come si dice con vocabolo del-
la parte avversa, irrazionali. Al pionierismo moralmente intransigen-
te di Mondrian e di Grepius sono succeduti, a una quindicina d'anni
dalla fine della guerra, l'incoscienza e la corsa al benessere proprii
delle belles époques, i miti di massa e le proposizioni acefale.
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