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Senza segnatura Vodoz, Oggetto 96

Lonzi Marta[post 1982] - 02 dicembre 1990

La Galleria Nazionale

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Roma, Italia

Dialoghi dattiloscritti originale, in copia carbone, in fotocopia, o manoscritti anche in fotocopia, riguardanti argomenti quali lo scrivere, l'arte e la creatività, l'uomo, l'autocoscienza, su Rivolta femminile (tra l'altro sulla casa editrice, lo scioglimento, la rifondazione). Presente un'intervista di Michele Causse a Carla Lonzi in francese e lettera di Jaqueline con allegati dialoghi per la ricostruzione della biografia di Carla. L'arco temporale dei dialoghi va dal 1980 al 1983 (oltre ai docc. s.d.).

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  • Titolo: Senza segnatura Vodoz, Oggetto 96
  • Creatore: Lonzi Marta
  • Data di creazione: [post 1982] - 02 dicembre 1990
  • Trascrizione:
    vanno dette, m'ha fatta impazzire, la Magli almen touto, però 12 7.3.80 quello delle adolescenti, co- adolescenti, che è il principio del piacere munque, è un principio am di non incidere nel mondo, avere la propria isoletta , non sapere effettivamente come è la realtà, trovarsi sbandate, e xxwxx adolescenzaiel, io ciò una figlia adolescente e lo vedo, va te che è al bastanza concreta , lo vedo, però è così, l'adolescenza è quella Tenedetta che l'albia scritta, perché un po' di Marta: ni semt ra molto giusto che l'adolescenza vuole il piacere e io è questa introiezione, questi testi storici, queste cose qui vuole, perché se si permette di scrivere un'introduzione e pure quella scrive un litro sulla storia delle donne unk , facciamo la storia delle donne su elementi antropoligici, studiano, esaminiamo, ang ma che mi viene a dire, ma perché non si è mai fatta, capisci queste cose Alice: sio io ho capito che quello che dici è Anna: e questo include anche di fare le cose che non ti piacciono , orga- nizzative, cose che non si sono provate mai Anna: Alice: c'è una cosa però che io non riesco ad afferrare , ma non mi dire, mi sem ra giusto quello che dici, è molto interessante, però quello che non riesco a afferrare io, è, adesso ho perso il filo Tarta: era quella di fare le fatture Anna: io vorrei dire sempre Alice: aspetta perché tu hai detto qualcosa mentre io stavo cosa , ciò sta storia in mente, ma se esce questo testo di M.F. nella nostra casa ed. , comunque si chiami, lo sai qual'è il salto storico, che questa cosa che ha scritto questa tale e poi è porta di parto, tutto quanto, l'ha pubblicata un parente con le poesie del figlio e l'introduzione della figlia, va lene, allora ci sono voluti 4 secoli , perché con spirito di decenza, perché quello che avevano fatto da un mio punto di vista era indecente, di frammentarlo, sezionarlo ecc., forse ce la facciano a tirarlo fuori, ma come società di fatto, cioè si è creato una struttura concreta, ora si noi si va avanti e ci vuole 4 secoli, per avere una cosa così , capito, questo la decisione daprendere Marta: no, x ma se si ripete era questo il punto, oci che si era partiti dall'esempio di aria sul catalogo , lei ha detto: io non ciò mai pensato, ho pensato che se mi veniva in mente non l'avrei fatto, non mi sarebbe pia- ciuto, hai detto 3 cose , possiamo risentirlo - allora lei ha detto è una cosa che io non ho mai provato, se proverò a fare questa cosa se non mi piace non la facciamo allora era sempre questo punto del piacere, dove sembra che tutte le altre fanno una cosa per piacere , allora è tutto quanto sul piacere, invece uno sente come un imperativo morale, che è quello che diceva Anna, Alice, si; no, na Marta c'è il fatto che tu il litro di architettura non credo che senti l'imperativo morale cone quello di fare le fatture, non mi dire che mi che è lo stesso imperativo, sai Marta: e guarda, e guarda, il piacere è diverso Alice: ma allora ti credo sulla parola larta: scusani Alice, facciamo un distinguo : il piacere è diverso l'impe- rativo morale è lo stesso , il piacere) - fine lato 1 vedere nastri Alice waria: ... proprio questa spinta, dove la pigliavamo, se tutte quante avessimo avuto la spinta di quelle che stavano facendo qualcosa credi pure che avremmo fatto, molto di più Angela: però laria, noi, io mi accomuno abbastanza con te perché non ho mai scritto e quindi la mia collal orazione a F. è stata sempre molto marginale, nel senso di entrare proprio come traccio d'aiuto nei momenti in cui serviva, ma non ho mai avuto una collaborazione costante come quella che ha avuto Jac.
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  • Note: Alcuni documenti sono fuori consultazione.
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