vanno dette, m'ha fatta impazzire, la Magli almen touto, però
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7.3.80
quello delle adolescenti, co-
adolescenti, che è il principio del piacere
munque, è un principio am di non incidere nel mondo, avere la propria
isoletta , non sapere effettivamente come è la realtà, trovarsi sbandate,
e xxwxx adolescenzaiel, io ciò una figlia adolescente e lo vedo, va te che
è al bastanza concreta , lo vedo, però è così, l'adolescenza è quella
Tenedetta che l'albia scritta, perché un po' di
Marta: ni semt ra molto giusto che l'adolescenza vuole il piacere
e io è questa introiezione, questi testi storici, queste cose qui
vuole, perché se
si permette di scrivere un'introduzione e pure quella scrive un litro
sulla storia delle donne unk , facciamo la storia delle donne su elementi
antropoligici, studiano, esaminiamo, ang ma che mi viene a dire, ma perché
non si è mai fatta, capisci queste cose
Alice: sio io ho capito che quello che dici è
Anna: e questo include anche di fare le cose che non ti piacciono , orga-
nizzative, cose che non si sono provate mai
Anna:
Alice: c'è una cosa però che io non riesco ad afferrare , ma non mi dire,
mi sem ra giusto quello che dici, è molto interessante, però quello che non
riesco a afferrare io, è, adesso ho perso il filo
Tarta: era quella di fare le fatture
Anna: io vorrei dire sempre
Alice: aspetta perché tu hai detto qualcosa mentre io stavo
cosa , ciò sta storia in mente, ma
se esce questo testo di M.F. nella nostra casa ed. , comunque si chiami,
lo sai qual'è il salto storico, che questa cosa che ha scritto questa tale
e poi è porta di parto, tutto quanto, l'ha pubblicata un parente con le
poesie del figlio e l'introduzione della figlia, va lene, allora ci sono
voluti 4 secoli , perché con spirito di decenza, perché quello che avevano
fatto da un mio punto di vista era indecente, di frammentarlo, sezionarlo
ecc., forse ce la facciano a tirarlo fuori, ma come società di fatto,
cioè si è creato una struttura concreta, ora si noi si va avanti e ci vuole
4 secoli, per avere una cosa così , capito, questo la decisione daprendere
Marta: no, x ma se si ripete era questo il punto,
oci che si era partiti
dall'esempio di aria sul catalogo , lei ha detto: io non ciò mai pensato,
ho pensato che se mi veniva in mente non l'avrei fatto, non mi sarebbe pia-
ciuto, hai detto 3 cose , possiamo risentirlo - allora lei ha detto è una
cosa che io non ho mai provato, se proverò a fare questa cosa se non mi
piace non la facciamo allora era sempre questo punto del piacere, dove sembra
che tutte le altre fanno una cosa per piacere , allora è tutto quanto sul
piacere, invece uno sente come un imperativo morale, che è quello che diceva
Anna,
Alice, si; no, na Marta c'è il fatto che tu il litro di architettura non
credo che senti l'imperativo morale cone quello di fare le fatture, non mi
dire che mi che è lo stesso imperativo, sai
Marta: e guarda, e guarda, il piacere è diverso
Alice: ma allora ti credo sulla parola
larta: scusani Alice, facciamo un distinguo : il piacere è diverso l'impe-
rativo morale è lo stesso , il piacere) - fine lato 1
vedere nastri Alice
waria: ... proprio questa spinta, dove la pigliavamo, se tutte quante
avessimo avuto la spinta di quelle che stavano facendo qualcosa credi pure
che avremmo fatto, molto di più
Angela: però laria, noi, io mi accomuno abbastanza con te perché non ho mai
scritto e quindi la mia collal orazione a F. è stata sempre molto marginale,
nel senso di entrare proprio come traccio d'aiuto nei momenti in cui serviva,
ma non ho mai avuto una collaborazione costante come quella che ha avuto Jac.
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