Feu d’artifice è rimasta l’unica scenografia di Balla a venir realizzata, ma non l’unica da lui progettata. Il Museo custodisce bozzetti per altri progetti: Inferno, per esempio, e Primavera (Mimica sinottica) e Macchina tipografica. La grande differenza consiste nel fatto che tali scenografie erano destinate a spettacoli non con musiche vere e proprie, ma su onomatopee e rumori inventati dallo stesso Balla, in perfetto stile futurista.