Il Cupido, in marmo di Carrara, è colto con grande verosimiglianza nella dolcezza del suo abbandonarsi al sonno e nella tenerezza delle forme infantili. La faretra, l’arco, la coroncina di rose e le ali, tutti attributi del figlio di Venere, rendono sicura l’identificazione. La presenza delle due serpi che cingono la vita del fanciullo è invece da leggersi in una dimensione allegorica. L’opera proviene dal Palazzo Ducale di Sabbioneta.