È un manufatto di estrema raffinatezza che appartiene a una produzione piuttosto rara (i “vetri a oro”) con immagini a foglia d’oro graffita applicate a lastrine di cristallo, qui su un fondo rosso lacca e inquadrate da un bordo in foglia d’argento. Si deve al marchigiano Lorenzo Salimbeni, uno dei protagonisti, insieme a Gentile da Fabriano, del gotico internazionale in Italia. L’iconografia della Madonna dell’Umiltà, diffusa tra la fine del Trecento e l’inizio del Quattrocento, presenta la Vergine seduta a terra, a simboleggiare l’humilitas, virtù cristiana e mariana per eccellenza.