Se tali suggestioni giungono all’artista a partire da uno studio della storia e della quotidianità del Complesso del Lanificio di Porta Capuana, un ulteriore stimolo proviene dalla lettura del paesaggio della città di Napoli, dalle sue stratificazioni, dagli intrecci architettonici, dagli odori, come quello di sapone proveniente dalle abitazioni, che connettono l’interno con l’esterno, tracciando una geografia percettiva dello spazio urbano.