Sound Texts #4: Deep River

Charles Gaines
Nato a Charleston, USA , nel 1944.
Vive e lavora a Los Angeles, USA .

Fin dagli anni sessanta Charles Gaines è stato un pioniere dell’arte concettuale. Il suo approccio alla realizzazione artistica, basato su regole ben precise, è in tensione con il contenuto politico e personale delle sue opere, parzialmente permeato dalle sue esperienze con il razzismo nel mondo dell’arte all’inizio della sua carriera. Dopo essergli stata negata l’ammissione al corso di laurea di secondo grado della School of Art and Design del Rochester Institute of Technology, Gaines ha fatto ricorso, lo ha vinto e, nel 1967, è stato il primo studente nero iscritto. Nelle sue opere, l’artista ha sviluppato strutture impersonali per affrontare problemi politici che lo toccano a livello personale, offrendo analisi distaccate e sistematiche delle convinzioni e ideologie dilaganti.
Per la sua serie Manifestos, Gaines ha messo in musica diversi testi di militanti sociali, fra cui l’ultimo discorso tenuto in pubblico nel 1964 dall’attivista americano Malcolm X e la “Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina” (1791) dell’attivista e drammaturga francese Olympe de Gouges. Per creare i suoi Manifestos, Gaines ha tradotto le lettere C D E F G A B di quei testi con una corrispettiva nota musicale (Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, Si), trattando ciascuna lettera priva di equivalente come una pausa. L’installazione che ne risulta esplora come le caratteristiche emotive delle composizioni atonali per pianoforte influenzino l’interpretazione dei testi nello spettatore. Gaines ha inoltre collaborato con Sean Griffin, compositore e fondatore del consorzio Opera Povera, nell’adattamento degli spartiti per l’esibizione di un quartetto dal vivo.
In Notes on Social Justice (2013), Gaines ha trascritto estratti di manifesti politici e artistici sugli spartiti delle prime canzoni popolari americane. Per esempio, le grida di battaglia di personaggi come Karl Marx e Nelson Mandela diventano così dei testi alternativi. Il tentativo di Gaines di diffondere i discorsi politici attraverso la musica suggerisce una ricerca della definizione di una nuova ideologia militante e popolare.