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SPACES

RAPHAEL ZUBER

Biennale Architettura 2016 - Mostra Internazionale

Biennale Architettura 2016 - Mostra Internazionale
Venezia, Italia

Pare che da qualche tempo la società si sia accordata sulla necessità di domandare all’architettura due cose, in teoria contraddittorie. In primo luogo efficienza. L’architettura moderna in questo senso ha tradotto perfettamente tale richiesta in un linguaggio specifico e in un insieme di forme: un vocabolario tecnico pulito e chiaro che, dopo le guerre mondiali, riduce in modo auspicabile i costi e i tempi della ricostruzione e cerca di rendere democratica la costruzione, riservata fino ad allora a pochi eletti. Con il tacito accordo di spendere le risorse pubbliche in modo responsabile, evitando le spese improduttive. Allo stesso tempo, però, la società si è lamentata per la perdita di espressività e di identità dell’architettura moderna: il pubblico trova ancora difficile accettare e digerire il cubo moderno senza fronzoli che rispecchia il gusto dell’architetto. Così si assiste a percorsi che si escludono a vicenda producendo o architetture efficaci e inespressive (non amate, ma necessarie) o ammiccamenti postmoderni, patetici (o addirittura cinici) al kitsch, che il mercato immobiliare presenta in modo superficiale come trucchi aggiunti e decorazioni applicate.
Raphael Zuber sta cercando di integrare queste esigenze. Sembra che stia combattendo due battaglie, una dichiarata e l’altra no. Quella dichiarata è la ricerca della grandezza; quella non dichiarata è trovare una fonte espressiva all’interno della logica dell’efficienza, della struttura e della buona costruzione. La sua ricerca di grandezza e monumentalità viene perseguita anche in edifici domestici. Allo stesso tempo, egli esplora le qualità espressive di una forza fisica (gravità, piegatura) o di un materiale (calcestruzzo a vista) o della geometria (simmetria, ma lungo assi insoliti). Nel suo lavoro ci sono una certa maturità, austerità e forza; egli utilizza nozioni classiche di ordine in modo eterodosso, nel perseguimento dell’espressione: archi intorno a un bordo, finestre circolari e scale che si dividono sono tentativi di recuperare una qualità espressiva che l’architettura moderna ha perso. Ognuno dei suoi edifici, in questo senso, è una piccola battaglia vinta: la ricerca di integrità nel linguaggio dell’architettura, e l’incontro tra la richiesta di efficienza e la grandiosità, sono cose che meritano di essere studiate.

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  • Titolo: SPACES
  • Creatore: RAPHAEL ZUBER
  • Diritti: Foto di Francesco Galli; Courtesy la Biennale di Venezia, Con il supporto di Swiss Arts Council Pro Helvetia, SWISSLOS / Kulturforderung, Kanton Graubunden
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