La Vergine e l'unicorno fungono da nucleo centrale della composizione e sono accompagnati da una teoria di imprese e motti, tutti riconducibili alla stoltezza umana, reputata invece saggezza da Dio. Il riferimento è probabilmente rivolto al celibato consacrato e alla vita monastica che, vissuta in umiltà, è condizione privilegiata per testimoniare la vita in Dio.