La brevissima esistenza di Somensari determina ovviamente la relativa esiguità delle opere da lui compiute. Questo esalta tuttavia il loro carattere appassionato e quasi splendente, che fa del giovane sfortunato un anticipatore della cosiddetta Pittura del Ducato, ovvero degli artisti suoi coetanei che formarono un cenacolo virtuale, teso alla rinascita della pittura mantovana.
La sua pennellata è talvolta molto fluida, componendo una visione rapidissima e impressionista. In altri casi, come quello qui presentato, si precisa meglio a delineare una visione robusta e per nulla di maniera. Il cosiddetto Ostello di Sparafucile viene raffigurato al termine di una distesa innevata, con il campo bianco del tetto a sottolineare la sua geometria. Oltre, ammiriamo un breve scorcio dei laghi, il ponte di San Giorgio ancora intatto e il celebre profilo della città gonzaghesca. Quasi espressionista è il taglio complessivo del dipinto, che colpisce per forza ed impatto.