Questa tavola raffigura il venerato santo francescano Antonio da Padova. Un restauro maldestro ne ha rimosso il giglio che il santo sorreggeva nella mano destra, insieme con lo sfondo e l'aureola. Tuttavia, la corposa e volumetrica qualità della figura rimane intatta:egli inclina leggermente la vita mentre allunga le braccia in un gesto di esaltazione religiosa. Il suo viso è estremamente realistico, con gli zigomi pronunciati e il mento con le fossette.
L'anonimo autore di questo dipinto proveniva dall'Abruzzo. Dipinse anche un San Giovanni Battista a L'Aquila, da qui il suo nome. Nel XV secolo, l'Abruzzo era più ricettivo alle innovazioni artistiche italiane rispetto a Napoli. In questo caso, l'artista è stato influenzato da Piero della Francesca, il pittore e matematico che rappresentava spazio, volume e trama con una verosimiglianza senza precedenti.