Annibale ritrae San Girolamo durante i suoi tre anni di digiuno nel deserto. I suoi occhi guardano verso l'alto mentre nella volta celeste gli appaiono gli angeli in volo. La sua mano afferra una pietra con cui si batte il petto per sedare le sue tentazioni. Dopo il suo digiuno, Girolamo produsse la prima traduzione latina completa della Bibbia e divenne uno dei primi teologi cristiani. La sua opera gli è valsa la tunica rossa da cardinale posata sulle sue spalle.
Stilisticamente questo dipinto presenta delle somiglianze con il capolavoro di Annibale, il ciclo di affreschi dipinti durante gli anni '90 del Cinquecento nel Palazzo Farnese a Roma. Questo dipinto di San Girolamo fu inventariato per la prima volta nello stesso palazzo e risale allo stesso periodo. Le piccole dimensioni dell’opera e il tema di carattere religioso suggeriscono che un membro dell'entourage dei Farnese lo abbia commissionato per devozione privata.