Stadi di crescita di Clathrus cancellatus

Fin dalle sue origini, l’Istituto Tecnico Toscano dotò le proprie collezioni di molti modelli naturalistici di eccellenza, acquisendoli dai migliori produttori e rifornitori europei. Uno tra i più ricercati laboratori fu la vicina «Officina Ceroplastica», fondata presso l’Imperial Regio Museo di Fisica e Storia Naturale di Firenze (oggi Sezione di Zoologia del Museo di Storia Naturale dell’Università), da cui giunsero interessanti opere in cera, realizzate, per lo più, nella seconda metà dell’Ottocento. Sotto la direzione scientifica di Pietro Marchi (1833-1907), furono modellate molte opere, soprattutto di anatomia umana, ma anche di anatomia comparata e di botanica, che portano la firma di ceroplasti del calibro di Clemente Susini (1754-1814), Luigi Calamai (1800-1851), Giovanni Lusini (1809-1889) ed Egisto Tortori (1829-1893). Presso il Museo della Fondazione Scienza e Tecnica, la produzione è rappresentata principalmente da tre gruppi di modelli.
“La Collezione Micologica”: Si tratta di una raccolta di funghi in cera costituita da oltre 250 preparati ed eseguita da Luigi Calamai, che la realizzò con l’intento di mettere a disposizione della popolazione un complesso di modelli estremamente attinenti alla realtà, da poter risultare utili per imparare a distinguere le varie specie commestibili da quelle velenose. Presentata all’Accademia dei Georgofili nel 1835 e al I Congresso degli Scienziati Italiani tenutosi a Pisa quattro anni più tardi, la collezione, originariamente conservata al Museo di Fisica e Storia Naturale di Firenze, giunse presso l’Istituto Tecnico Toscano sicuramente dopo il 1877.
“Le Tele Cerate”: La raccolta è costituita da 66 grandi tele dipinte a olio da Egisto Tortori tra il 1873 e il 1876 e illustranti i principali argomenti naturalistici ritenuti più importanti per la formazione degli Studenti: vi sono infatti raffigurati soggetti di anatomia umana e comparata, paleontologia, morfologia e anatomia vegetale, geologia e geografia fisica. Commissionate da Pietro Marchi, le opere rappresentano una sorta di trattato naturalistico, straordinario nel suo genere e mirabile non solo per il rigore scientifico, ma anche per la qualità pittorica dei singoli preparati.
“I Cicli di sviluppo”: Tra le opere realizzate da Egisto Tortori figurano anche alcuni “quadri”, eseguiti tra il 1882 e il 1885, che illustrano, ciascuno, il ciclo di sviluppo di una specie parassita di piante importanti dal punto di vista economico. Nella selezione di immagini, vengono mostrati i cicli vitali di Plasmopara viticola, fungo che provoca la cosiddetta peronospora della vite, e di Trichina spiralis, nematode agente di una parassitosi in molte specie di Mammiferi