Il torso nudo di questa Venere dalle forme generose e vagamente arcaiche poggiava sulla gamba destra ed aveva probabilmente il braccio sinistro, ora completamente mancante, alzato. Si tratta di una scultura di buona qualità nella resa del nudo, dalla struttura morbida e delicata. Le ridotte dimensioni riconducono a funzioni eminentemente decorative. La nudità e il ritmo generale della figura si ricollegano alla serie delle Veneri pudiche, in particolare alla Venere Cnidia, una delle opere più famose dell’antichità, creata dallo scultore greco Prassitele tra il 364 e il 361 avanti Cristo per la città di Cnido, in Asia Minore.