Il successo di questa motrice è dovuto alla capacità di unire potenza e velocità, oltre che essere economica nella gestione e di facile condotta per macchinisti e fuochisti. Nasce negli anni Trenta come trasformazione delle Gr 680 e si diffonde lungo tutte le linee principali, a partire dalla tratta Roma-Napoli, per trainare i treni rapidi. La novità rispetto al precedente gruppo 680 è rappresentata dal surriscaldatore che sfrutta il calore sprigionato dalla caldaia per scaldare il vapore ottenendo così maggiore potenza. Le 685 terminano il loro servizio nel 1968. La lettera “s” che precede il nome della locomotiva sta per “speciale”: indica un’ulteriore modifica del sistema di distribuzione del vapore nei cilindri, progetto dell’Ingegner Caprotti.
Science: ti interessa?
Ricevi aggiornamenti con il tuo Culture Weekly personalizzato
Ecco fatto
Il tuo primo Culture Weekly arriverà questa settimana.