Discendente da una famiglia protestante valdese, nipote del celebre poeta Pietro, Giovanni Jahier fu solo in apparenza un pittore dilettante. In realtà, la sua carriera artistica segue la grande avventura dell’arte italiana del Novecento, pur chiudendosi nella propria intimità, quasi considerando il talento un dono da non esporre facilmente. Nell’opera che qui appare riscontriamo una notevole capacità compositiva, che dispone gli oggetti scuri sopra uno sfondo altrettanto grigio. Ma al centro svetta, innegabile tocco di genio quasi pop, la giallissima scatoletta di tonno su cui fa bella mostra di sé il tonno stesso, effigiato come un vivace squaletto. Il quadro vive dunque fra questi due estremi: la pacatezza morandiana dell’esporre le cose in ombra, e la felicità nel cogliere la forza del colore nella sua naturale capacità espressiva.