Si presenta come un tipico strumento per la misurazione della posizione degli astri relativamente al meridiano dell'osservatore. Rispetto ai più antichi quadranti murali e ai circoli meridiani la possibilità di ruotare lo strumento anche secondo un asse verticale, oltre che orizzontale, permetteva all'operatore di effettuare la misura in un qualunque momento della notte. La posizione così calcolata veniva in seguito riportata al meridiano locale per mezzo di apposite misure angolari di calibrazione e grazie alla registrazione degli istanti di tempo, solitamente effettuate tramite orologi ad alta precisione.