Anche in ragione del sostenuto livello qualitativo, questo dipinto segna il momento di maggior vicinanza stilistica di Brusasorci alla Maniera affermatasi a Mantova grazie alle iniziative di Giulio Romano, oltre che di appassionata partecipazione alla cultura archeologica qui trasparente nella ripresa del modello plastico del Laocoonte scoperto a Roma agli inizi del Cinquecento. E' molto probabile che questo dipinto sia stato eseguito nel 1552 o subito dopo, quando intensa era ancora la suggestione della pittura di Giulio Romano.