La macchina per cucire Borletti cui viene attribuito, il "Premio La Rinascente Compasso d'Oro 1956" nella tradizione del miglior design italiano, entra come una forma attesa nell'orizzonte delle forme industriali. Dalla concezione unitaria della forma su filo di un sottile controllo geometrico-analitico discende la coerenza formale dei particolari e, concettualmente la concentrazione dei comandi che, come risultato funzionale, esprime la super automaticità del meccanismo.