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$211a morte nella cui imminenza lei ritorna passiva, bambina, completa-
mente nelle sue mani, e lui si mette al suo stesso litello di vittima.
Il lato avvincente del sado-masochismo è questo, che tra i due si stabi-
lisce una fiducia al di là della paura e delle apparenze. Il masochista
intuisce l'umanità del aadico e lo ama proprio perché tu vede oltre il
suo camut'famento. Così il sadico intuisce la possibilità di essere amato
nonostante la sua crudeltà e proprio da chi dovrebbe odiarlo. Un rapporto
sado-masochista può essere
molto commuovente. In tutto il
film c'è un intrecciarsi di sguardi fra i due dove dalla sfida si passa
alla pietà e all'amore e viceversa. Io non ho una vera comprensione e ac-
cettazione dell'uomo che parta dall'esperienza masochista. E' evidente
che il preliminare 'cattivo", cioè schiaffi, pugni, minacce, ferite è emo-
zionante proprio perchè dilazione, prelude e rende possibile la rivela-
zione dell'amore con baci, carezze, abbracci, coito. Si va più lontano
possibile nella direzione opposta perchè si crei una specie di dispera-
zione e di spasimo che permetta il mutamento di registro. Credo che il
sadico abbia bisogno della prova di essere accettato nonostante tutto,
e che non possa esprimere amore se non ha questa certezza. D'altra par-
te il masochista è colui che capisce il linguaggio delle percosse e delle
torture come mezzo di appropriazione su di lui e perciò come desiderio
di unione con lui. Il masochista si sente desiderato e amato mentre viene
apparentemente, svilito e dominato. Questa faccenda mi intriga molto.
Ricordo una volta di avere picchiato forte Gérard, il bambino di un anno
che avevo in custodia a Belleville. Quando è stato ben ben spaventato e
piangente ho provato per lui una grande tenerezza e mi sono sciolta in
baci e coccolamenti. Il rapporto sado-masochista è accettabile se è tra-
gico, cioè con catarsi e senza sviluppo. Infatti nella durata non ha
sbocco e diventa presto banale, routine.
Ancora carica di queste sensazioni ho fatto l'amore con Pietro. Lui è
convinto che l'erotismo è sado-masochistico. Trova me troppo distruttiva
in questo rapporto perchè critica, ironica, presente. Ha confessato che
si sentirebbe più a sio agio se fossi una donna sofferente della sua con-
dizione di donna che una donna aggressiva su questo argomento. Ha anche
nostalgia del suo gioco sadico rintuzzato. Lui dice cosi "gioco", per
esempio picchiarri, farmi un po' di violenza. "Con te è impossibile, ti
offendi subito". Essere donna è senza via d'uscita: non puoi buttarti per
che, per essere veramente donna devi essere oggetto di un altro. Non si
può essere oggetto di un altro per gioco, diventa una pochade, una por-
cheria, bisogna esserlo fino alla morte, cioè schiave. uomo si che può
inventare il gioco e anche perdersi a causa del "guo" gioco. Persino nel
film è l'uomo che decide le ultime azioni, la ragazza è immobile, mutes
rassegnatthy ha solo qualche guizzo erotico, per eseguire fulnineamente,
come un animale dal riflesso condizionato, le antiche direttive che il
sadico le aveva impartito.
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