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Taci, anzi parla, Oggetto 181

Carla Lonzi[1977 - 1978 ca.]

La Galleria Nazionale

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Roma, Italy

Stesura dattiloscritta con note manoscritte del testo (inizia da p. 154; mancano le pagine finali); appunti con indicazioni per modifiche o correzioni.

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  • Title: Taci, anzi parla, Oggetto 181
  • Creator: Lonzi Carla
  • Date Created: [1977 - 1978 ca.]
  • Transcript:
    - 165- un che di nuovo in me: l'immagine del pesce sott'acqua mi riempie di go- dimento, sto più con lui sott'acqua che sopra nel battello. Mi piace pensare queste cose, mixi.xx cerco di ricordarmelo, di osservare il suo sguardo, di scendere nella trasparenza, come se nell'acqua fosse più chi ro che fuori, più calmo, più eterno. Devo sganciarmi dal desiderio di capire a che punto sono rispetto a Rit- va. Mi viene sempre in mente "ma forse questa mia fase le è troppo lon- tana", voglio affrettare i tempi, raggiungerla. Cosi provo cosa vuol di. re sorella minore con l'altra sempre avanti nell'esperienza: finisce per essere difficile comunicare con lei a meno di non mettersi alla sua scuo- la. Con Ritva non succede questo perchè lei sa cosa si prova e io, sapen- do che lei sa, mi sento ugualmente alla pari. Vorrei scrivere un'altra poesia per come mi è piaciuto, ma nascono pro- prio a un tratto, e quel momento è bellissimo. Stamani mi telefona Ileana "voglio vedere come mi ARREX con te". Mi sono troyo venute subito le lacrime agli occhi all'idea che, se non ci si fermava in tempo, lei si sarebbe sertita schiacciata da me. Piano piano mi si chia- risce quanto ho radicata dentro questa paura dei possibili soprusi fatti alle altre. Ho bisogno che mi sollevino da questa pena, e potrà accadere solo quando avranno compassione del mio ruolo di sorella maggiore quanta ne ho avuta io per loro. Avendo l'illusione di aver superato l'inferio- rizzazione ero la più sonnambula. Non mi sarei mai svegliata se non abes- si provato il dolore di essere abbandonata da Ritva per Anna, ripiomban- do cosi in pieno nel conflitto di gelosia dall'infanzia da cui ero potu- ta uscire con onore solo assumendo il compito di sorella maggiore. In più superato quel punto, mi era rimasto il disagio di sentirmi sempre un pas- so indietro rispetto a Ritva, ha passo che avverto come fatale e incol- mabile. A volte, invece, mi sembra che ci sia una specie di comunione fra noiz e, anche se torna all'improvviso la sensazione di essere indietro, preferisco infinitamente questo turbamento a quello xa suscitato dallo Spettro di inferiorizzare un'altra. 27 genn. E' arrivata Rossana col fratellino da Firenze, le ho detto di aver pazienza che finivo di parlare con Ritva. La mattina avevo parlato con Laura per l'indirizzo din un ginecologo, con Renata per la stessa ragione, però abbiamo deciso, seduta stante, di vederci, poi lei non po- teva e mi ha telefonato per disdire. Nel frattempo mi chiama Ileana e già facevo sforzi per concentrarmi. Al pomeriggio parlo con Lidia e mi accor- go che è impossibile arrivare a capirci nei sottintesi perchè io mi stan- co e finisco per dire qualcosa di provocante e lei si ritira. Più tardi
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  • Notes: Dattiloscritto utilizzato per la pubblicazione di: Carla Lonzi, Taci, anzi parla. Diario di una femminista, postfazione di Annarosa Buttarelli, Et al., Milano 2010.
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