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il contrario, Cristo che muore per gli uomini, per i fratelli. Ma noi dor
ne chi siamo nei rapporti fra di noi? Cosi abbiamo combinato dall'inizio
dei tempi?
Mi colpisce come sono scialbi i drammi dell'infanzia espressi da un'al-
tra, noiosi, tutti uguali. Per questo la mia storia con le corelle, ecc.
annoia Pietro, gli sembra quasi falsa. Anche a me quella di Laura, in pic
mi urta un po' che abbia i miei stessi termini di sorella maggiore. Non
mi stimola, non mi rivela niente. E' una conferma, va bene, però la vera
conferma l'aspetto da quella che ha avuto un'esperienza complementare al
la mia: qualcosa di mezzo tra un riconoscimento e un perdono.
5 lug. Bacio e abbraccio affettuosamente il dentista che mi ha fatto un
apparecchio con una nuova dentatura da soprapporre a quella mia. La met-
to su e ne sono felice, mi ci trovo bene . XXXnLXEMŽUX Pietro mi fa
capire che esagero col dentista, ci aumenterà il conto. Poi in macchina
mi vedo nello specchietto retrovisore e è orribile, mi viene una specie
di bocca col labbro leporino. Decido all'istante di togliermi l'apparec-
chio e di restare coi miei denti, sarà comunque meglio. Infatti mi guard
e scopro dei denti più belli di quelli che ho realmente, bianchi, grandi
ordinati, con un arco spazioso e ben attaccati alle gengive. Mi piaccio-
no molto. Non capisco l'assurdità del dentista e dell'apparecchio.
Ritva viene a avvertirmi di ciò che è successo l'anno prima in cui è an-
dato perso o distrutto qualcosa che mi apparteneva. Io sono all'oscuro
dell'episodio. Lai mi riferisce che una certa Carla ha detto di svelarmi
l'accaduto in maniera molto dura. Mi chiedo di che si tratta e in che cos
sa potrebb6°consistere delle nuove accuse rispetto a quelle che già so e
riesco a sopportare.
Laura non mi rivela niente di se. Io le ho dato da leggere le mie vecchie
poesie: non me ne ha fatto cenno, d'altra parte non contavo molto sulla
sua reazione. E' una persona sfocata, inceppata, ostinatamente chiusa.
Tuttavia la sua visita mi ha fatto piacere.
Adesso mi ha detto di averle lette. La sua osservazione che il modo come
mi MIRAR mio marito e il modo come mi pongo con Pietro sono molto
diverst ha dato il via a una sequenza di riflessioni. Prima volevo ricon-
quistare il padre perduto, cioè Mario, il padre che accorda la fiducia
totale, pero si t mostra subito pronta a toglierla e comunque mette sem-
pre delle condizioni, il padre esigente che ambivo a convincere e trasci.
nare dalla mia parte, che ti predilige all'inizio e poi si frustra della
tua autonomia via via che cresci, e con questo lo scacco iniziale si ri-
pete, poi ho scopebeo un uomo che mi accettava come ero, cioè Pietro. Lo
stesso è accaduto con Ritva che mi ha creato l'illusione (che lo perse-
guivo) di potere suscitare fiducia nella sorella che mi aveva sempre re-
spinta, finchè sono stata respinta anche da lei. E' curioso (anzi è non-
male, è curioso che lo afferri solo ora) che la rottura con mio marito
abbia avuto le stesse motivazioni quella con mio padre: a entrambi
adebitavo la priorità del lavoro nella loro vita, sebbene fosse evidente
che vivevo alle spalle brima dell'uno e poi dell'alto. Nessuno dei figli
ha riconosciuto l'officina del padre, questo capolavoro dell'ex peraio.
L'abbiamo tenuto a distanza per ideologia marxista, lui, il padrone, rin
negato della sua classe, e per cultura. D'altra parte conosco solo mio
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