Restiamo Patrizia e io, è tardi, desidero raggiungere l'albergo. Lei
mo propone invece di nasconderci dentro una specie di nicchia stanzi-
no. Perchè no? Mi sentirei più sicura in albergo, ma per compiacenza
la assecondo. Frattanto nello stanzone su cui dà il nascondiglio, vedo
preparare i tavoli come per una cena. Patrizia scende e si siede a un
tavolo. La raggiungo. Ma devo essere stata imprudente perchè subito qual
cuno si avvicina e comincia a interrogarmi. Devo anche aver detto qalco-
sa di sbagliato perchè quello mi ordina di seguirlo. E' fatta. Sento
che il cerchio si stringe. Sono dei fascisti, subdoli, provocatori,
senza pietà. Potrei dire che sono fascista anch'io, fingermi dei loro,
ma mi ripugna. Dico solo che da bambina, molto piccola, ero fascista,
poi il regime è caduto e io sono stata educata diversamente. Mi si de-
ride per i miei sforzi. Le prove sono contro di me. Ho dimenticato il
passaporto nel nascondiglio, ma sono certa che loro lo sanno, mi lascia-
no illudere di avere quell'ancora di salvezza. Patrizia sembra protetta
dal regime, ho l'impressione che non le faranno del male. Chiede una
stringa per le scarpe da tennis, ma qualcuno, forse io stessa, la mette
sull'avviso, anzi, che tolga anche l'altra stringa, per carità. Si af-
fretta a eseguire. La tecnica fascista è torturante: sembra che ti diano
delle probabilità di cavartela e subito, ridendo e sghignazzando, calpe-
stano la tua speranza. Con un rampino il capo aggancia, tira giù e la-
cera un dipinto di Merz vicino alla porta.
Bacio un bambino grassottello e quasi me lo mangio, sesso e tutto.
Voglio fare provvista di buon vino: 50 bottiglie. Ma la donna inservien-
te alla cantina me lo impedisce, non mi fa neppure entrare. Eppure sta-
vo già sulla soglia.
Ieri ero arrivata alla conclusione che Merz vuol dire dolore.
L'ex-marito di Ritva ogni anno prende 100 bottiglie di barolo buonissi-
mo per la sua cantina. Me l'ha detto Pietro ieri sera.
#c"La persona gelosa inevitabilmente si sente umiliata e inferiore e, me
Questo vuol dire che
M8nEtientsmerter indarra, aferers&Es&r18?psygdirica per lei inconsiamen
te che "non è da amare", che è odiosa, e piena di odio. Essa sente...
che è stata abbandonata'e negletta dalla persona che ama perchè non è
abbastanza buona per lei. La depressione e la sensazione di essere in-
difesa di fronte al pericolo che questo pensiero di essere non-amabile
fa sorgere in lei (insieme a tutte le paure di solitudine che lo accom-
pagnano) sono insopportabili. Questo spiega l'acutezza e la torturante a
amarezza della gelosia, che tutti noi ci sforziamo di mitigare condannan
do e odiando...il rivale. La percezione della dipendenza è tornata a
galla con tutti i suoi pericoli dalla primissima infanzia...La proiezio-
ne è immediatamente messa in moto. Nel rivale si scopre male e distrut-
tività, viene condannato, e l'odio può essere liberato contro di lui
senza senso di colpa." (p.44)
"Facilmente la ricerca della bontà interiore è accompggnata da autoingan
no e infondata soddisfazione di se stessi." (p.52)
"Le nostre interne lotte
psicologiche -tra amore e odio- non ricevono ch
un piccolo aiuto dagli sforzi e dall'attenzione consci. E' vero che la
grande necessità interna di incoraggiare e nutrire l'amore, di darlo ed
riceverlo, di reprimere, di deviare e modificare l'odio, è alla ricerca
di nuovi sbocchi esterni nelle nostre esistenze." (p.53)
Melanie Elein "Alcune persone hanno cosi forte bisogno della lode e del-
l'approvazione perchè necessitano di prove che confermino che sono amat
bili e degne d'amore. Il sentimento di colpa nasce dalla paura inscnscia
di
essere incapacii amare sufficientemente e sinceramente gli altri, e..
di non essere in grado di dominare gli impulsi aggressivi verso gli al-
tri: è il timore di costituire un pericolo per le persone amate. (p.62)