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vanni rispose "Nessuno può arrogarsi qualcosa se non gli viene data dal
cielo. Voi stessi mi siete testimoni che io ho detto "Non sono il Messia,
ma sono stato mandato innanzi a lui". Chi ha la sposa e lo sposo, l'amico
dello sposo che gli è accanto e lo ascolta è colmo di gioia quando ode la
voce dello sposo. Ecco la mia gioia. Adesso è completa. Bisogna che lai
cresca e io diminuisca".
Luca 3,20 Intanto il tetrarca Erode 'aggiunse un nuovo crimine a tutti i
precedenti: fece chiudere Giovanni in prigione.
17 sett. Non ho chiuso occhio, ho un turbinio nel cervello. In questo mo-
mento Pietro è al massimo della sua angoscia, e io lo so. E' come se tele
paticamente me lo comunicasse. In più devo affrontare la sua sofferenza
all'uscita dalla sala operatoria. Sono cosi vigliacca da desiderare di na
essere io la con lui?
Cara Ritva, il rapporto con te è troppo frustrante. Lo considero un erro-
re tecnico, quindi sono costretta a ritirarmi prima di arrivare a un pun-
to morto; oppure ci sono già, forse è cosi. Lo capirò, per ora mi sottrag
go al gioco del gatto col topo. Arrivederci tra qualche anno o al suo e-
quivalente soggettivo C.
Amo Pietro moltissimo, è un po' come un bambino delle mie mani. E' fragi-
le...Svegliandosi dall'anestesia ha detto "Ho paura. Jacqueline è stata
tutta la mattina con me e ha assistito al rientro di Pietro dalla sala
operatoria. Mi ha creato la distensione necessaria a affrontare lo choc
di vedere Pietro cosi. Mi viene un gran desiderio di tenerlo da conto, e
di goderci la vita insieme, il più possibile.
a
La mia sensazione era che con mia sorella non ce l'avrei fatta, idem con
Ritva. Anche con Carla avevo questo &If agisco8878/non era stato messo
nudo dall(antagonismo. La Nini mi rimprovera di non esserle stata vicina
nei momenti terribili di quando a New York Ugo lottava alla disperata con
il cancro, e lei viveva in clinica. Jacqueline rimprovera a Renata di ave
re avuto "una distrazione" su di lei da cui ha ricavato una specie di do-
lore. La distrazione consisteva nell'aver invitato a colazione la sorella
invece xix di mangiare solo loro due.
Cara Ritva, mi secca di vederti cosi allegra mentre io non lo sono ancora
In particolare non lo sono vicino a te. Vorrei che tu capissi la mia tri-
stezza, il mio tormento. Ma sto bene attenta a che tu non li capisca, mi
guardo bene dall'esprimerli. Petche hanno a che vedere con l'angoscia che
tu sia migliore di me. Che un'altra fosse "migliore di me l'ho sempre
temuto a cominciare da Lidia. Allora avevo il vantaggio di sentirmi gran-
de, na tenevo d'occhio le mie quotazioni in rapporto a lei e mi accorgevo
che il dislivello a mio favore diminuiva via via che lei xcresceva. La
parità era per me una retrocessione. Ho ammesso di sentirti più autentica
di me, ma non quanto fosse tormentoso per me ammetterlo. Il mio timore he
questo fumetto che tu mi superi nella stima delle amiche, degli amici e
del mondo. E ancora adesso non so se ti scrivo per bisogno di verità o
perchè adopro la verità come una competizione. Capito? C.
19 sett.
*Cero ne succedono di cose in sei mesi e non solo a noil poveri fottuti
egoisti che abbiamo tendenza a essere, che il tempo ti viene solo a te,
le seccature agli altril agli altri non succede niente, niente, non hanno
che da compatirci, consolarci, piangere sul nostro triste destino, rico-
prirci di regali... (p. 122)".
"Figuratevi se desidero minimamente impietosirvi...già quattro libri dedi
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