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Taci, anzi parla, Oggetto 295

Carla Lonzi[1977 - 1978 ca.]

La Galleria Nazionale

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Roma, Italia

Stesura dattiloscritta con note manoscritte del testo (inizia da p. 154; mancano le pagine finali); appunti con indicazioni per modifiche o correzioni.

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  • Titolo: Taci, anzi parla, Oggetto 295
  • Creatore: Lonzi Carla
  • Data di creazione: [1977 - 1978 ca.]
  • Trascrizione:
    397 smo dappertutto, nel marxismo, nell'arte... Adesso che ho penetrato anche questo velo della mia vita passata e ho visto l'origine di me, ogni enfasi sparisce. Sono serena. 8 febb.Esco di casa con Pietro appoggiandomi fortaments $40 nr? selera nega no incinte sotto i bicipatuta, Pistol Felle pantofoline perchè non mie sento troppo freddo, ma guardando nella fioca luce non le vedo, vedo le dita scoperte sulla neve. Anche Pietro ha i piedi nudi. Passa un cane picco lo piccolo nero. Passa una fila di giovani che cantano nel paesaggio inver- nale buio appena rischiarato dalla neve; Pietro intima loro "smettete" e io resto male, meravigliata. Pietro è partito per l'Elba dispiaciuto di andarsene da solo. Io già mi ac- corgevo che non avrei dormito bene senza di lui, ormai ci sono abituata "co. me ho fatto tanto tempo , però è un condizionamento incredibilex:si sta così bene, diciamo vegetativamente, in due. P Vorrei far leggere le mie poesie a Renata, Laura. Forse scelgo le amiche pii buone con me, che certo ci mettono più scrupolo, riflettono prima di dire "no" come Ritva e Anna] Quel tipo di lettrice l'ho già sperimentato, grazie riferito tante. Ieri Maria V. mi ha stoti che Anna era entusiasta del pezzo che ho scritto per la Serini e che diceva "andrebbe pubblicato tutto così com'è", lo stesso che mi avevano detto Adriana, Laura e che avevano pensato al grup po. Mi sento unita a loro, sono convinta che le interpreto perchè siamo del la stessa pasta comune. Lascio che tutto vada spontaneamente, ormai conosco il meccanismo dei loro bisogni e dei miei. Ritva invece è fuori del comune. Stasera finalmente relax. E' stata qui Maria V.: ha deciso di metter su l'ap partamento da sola senza la sorella, di andare a letto con un tale e di fa- sono re una casa editrice. Ogni sua autonomia mi alleggerisce, nxxxento più ani- mata con lei, abbiamo fatto gran risate parlando apertamente di interventi di chirurgia plastica, veri e immaginariz,ci sentivamo abbastanza bellocce. Ho letto a caso pagine del mio diario di mesi fa: adesso comincia a compor- si in una specie di ritmo, avverto tante risonanze interne, c'è un intrec- cio misterioso che al momento mi sfuggiva. Capisco che avevo sempre avuto il dubbio che non fosse così significativo oppure troppo pietoso, non so. E' buffo come parlare di me mi sembri ancora parlare di un argomento che non esiste (lo dicevo in uno scritto dell'epoca delle poesie); ancorarmi a dei fatti mi darebbe una maggiore certezza, invece non mi viene di farlo. Insomma, io ho cominciato a scrivere con la sensazione non di scrivere, ma
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  • Note: Dattiloscritto utilizzato per la pubblicazione di: Carla Lonzi, Taci, anzi parla. Diario di una femminista, postfazione di Annarosa Buttarelli, Et al., Milano 2010.
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