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voglio le cose di base della vita, proprio umanamente parlando e ho messo
una tale cura nei rapporti che la frustrazione passata mi è stata ripaga-
ta uno per mille. Dovevo solo smettere di essere "s ciettica", come dice Rit-
va, cioè di difendermi da ciò che io stessa avevo voluto, per es., da Pie
tro, dagli amici, dalle amiche, dal figlio. E' tutto li. A XX. Mi congra-
tulo con me stessa perchè alla fine ho trovato la via d'uscita dai miei
problemi: posso amare tutti quelli che mi piacciono perchè posso comuni-
care con loro e riuscire a attirarli sulla mia persona senza timore di fa-
re un gesto pericoloso. Per Pietro e per me non può esserci crisi che non
sia superabile perchè già ne abbiamo superate tante, l'ultima è stata quel
la del femminismo che ha fatto soffrire Pietro più di quanto pensassi, pe
rò lui ha tenuto duro e lo sento che ritorna a se stesso e alla voglia di
vivere con me. Ci tengo moltissimo a andare con lui a Palermo, sarà come
la fine e il principio di qualcosa, lo intuisco. Quando stiamo bene, e io
mi sento cosi completa di tutto -ci sono solo piccole increspature sul
mio mare, ma niente burrasche e onde terrificanti o gorghi insidiosi o
stagnante bonacciat, solo un venticello frizzante e basta- penso acome
al Paradiso terrestre alla felicità di camminare insieme, parlando, in un
posto bello e dolce come per es., l'orto botanico di Palermo. Mi vengeno
tanti pensieri di felicità stamani, di sicuro sono in relazione al fatto
di esserci dette, con Ritva, che siamo coscienti di essere amiche e voler-
ci bene, cosa che apre ancora di più se possibile la prospettiva dôconfi-
denza reciproca, e questo mi dà il senso di essere arrivata all'equili-
brio più ricco e più coraggioso dalla mia vita. Dunque non era proprio
giustó dire che la clitoridea può fare a meno dell'affetto, magari io non
volevo essere condizionata dall'affetto, ma proprio perchè non lo accet-
tavo visceralmente, ne tenevo in serbo uno migliore che mi permettesse di
dare tutto di me senza la paura di essere presa, oppure che non bastasse,
che l'altro mi chiedesse ancora qualcosa, di modificare me stessa, per es.
Eh no! Adesso sono felice come una bambina perchè ho affetto da tutte le
parti, sento che mi arriva addosso: sono un lago e tanti fiumi si river-
sano in me e io poi mescolo le acque e torno a alimentare i fiumi. Oggi
sono di nuovo cosi felicemente me stessa: sono tornata da questo viaggio
ricco di sensazioni e di contatti e trovo per il thè il mio ex-marito e
sua sorella, all'ascensore si danno il cambio con Ritva che arriva per la
a scugla
cena. Stamani c'era un bel sole, Tita entrava/alla seconia ora, cosi ho
potuto scambiare due parole con lui mentre mangiava il suo piatto di semo-
lino di riso. Quanto l'ho alimentato questo bambino e quanto lui mi ha ri-
cambiata facendomi capire che sta bene con me, che sono una compagnia gra-
dita. Voglio scrivere a Marietta: anch'io da ragazza avevo espresso quello
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