Loading

Taci, anzi parla, Oggetto 564

Carla Lonzi[1977 - 1978 ca.]

La Galleria Nazionale

La Galleria Nazionale
Roma, Italy

Stesura dattiloscritta con note manoscritte del testo (inizia da p. 154; mancano le pagine finali); appunti con indicazioni per modifiche o correzioni.

Show lessRead more
  • Title: Taci, anzi parla, Oggetto 564
  • Creator: Lonzi Carla
  • Date Created: [1977 - 1978 ca.]
  • Transcript:
    -797- zi a gridarle, ero arrabbiata e non lo nascondevo, che mi fa uscire dai gangheri la sua aggressività repressa che si traduce in continue "insinua zioni". Per esempio, quando mi ha fatto l'orospopo la prima volta mi ha detto che sono terribile, conflittuale, distruttiva, ecc., e io accetta- vo tutoo. Stasera riprendeva gli argomenti dell'oroscopox Dua in un modo- do provocatorio, calcando la mano, sempre però con la vocina dolce e il fare melenso. Cioè mi riportava non l'oroscopo, ma qatt indirettamente i suoi sospetti su di me: non si prendeva la responsabilità delle sue os- servazioni, ma le riferiva all'oroscopo. Come Laura prova senso di colpa a staccarsi da Rivolta - adesso va a un gruppo di altre femministe- e pre ferisce credere che io non voglio, e quindi detestarmi, che accettare il suo bisogno. Cioè mi dà un ruolo oppressivo. Alla fine, quando sulla por- ta le ho detto che non m'importa affatto che vada al collettivo, anzi som no contenta per lei, pura verità, è apparda molto sollevata. Come faceva a negare allora di sentirmi come una madre che, non solo deve dare il per messo, ma allearsi con la figlia nei suoi gesti di autonomia. Non ha ca- pito che nessuna può uscire da Rivolta senza uscire dalla ricerca di sé. Rispetto al diario di Alice il mio mi appare inutile, a meno che ripesca- re qualche sprazzo vivo in un cimitero di ragionamenti non possa essere indicativo dei pericoli a cui sulla mia stessa strada si va incontro. Oggi parlvao del mio rapporto con Ritva a Renata e dello scontro con Ele- na a Adriana, ma a che mi serve? Anche se mi rassicurano con una visione esterna delle cose il danno ormai è fatto, su di me intendo, che non mi si riprensenti qualcuna con l'adagio "Ti sento superiore, sono inferioriz zata" sperando nel mio panico perchè scarico su di lei tutto quello che non ho potuto scaricare sulle altre. Dunque, in sintesi, non parlare più con nessuno di quei disgraziati rapporti e, chiamando a raccolta tutto il mio coraggio, passare oltre. A venticinque anni, età di Alice, ogni atteggiamento possibile si sovrap- pone a un'immagine desiderabile di gioventù. Io mi chiedo, se non diventa pietose per forza una donna di quarantaquattro anni che rivela sue attua- li irrisolte difficoltà, anzi, che questo difficoltà è un eufemismo, sue paurose frane. Sono troppo fragile come donna in declino per non nascon- dermi. Eppure è indispensabile trovare la forza necessaria. Mi è necessario accompagnare l'ammissione di un bisogno con un progetto per soddisfarlo. El tipico del mio modo di sobillare quelle che mi accettano il fatto che riferisca loro le opinioni di quelle che non mi accettano. Mi è indispen- sabile mettere la pulce nell'orecchio contro di me, perchè quello che deve succedere succeda e non si dica che io mi sono adoperata perchè non suc- cedesse. 25 giu. Il distacco da Tita mi rende libera di suicidarmi, se voglio. Spero che Ritva si vergogni un bel momento di accusarmi e che la vergo- gna la indebolisca come ha indebolito me. E che alla fine capisca me.
    Hide TranscriptShow Transcript
  • Notes: Dattiloscritto utilizzato per la pubblicazione di: Carla Lonzi, Taci, anzi parla. Diario di una femminista, postfazione di Annarosa Buttarelli, Et al., Milano 2010.
La Galleria Nazionale

Get the app

Explore museums and play with Art Transfer, Pocket Galleries, Art Selfie, and more

Home
Discover
Play
Nearby
Favorites