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cattiva, abile, smaliziata. La cui innocenza mi schiacciava continuamente!
Pietro ha una mostra da Michaud, ma io non ci sono andata, sono qui a Firen-
ze si, ma dai miei genitori! Tutto il mondo dove sono voluta entrare per
forza non era il mio, non è il mio. L'ho visto attraente, avventuroso, go-
dibile, appassionato, era niente, carta colorata. Se non avessi Turicchi mi
sparerei.
Confondevo l'arte con la santità.
Ho paura a scrivere
questa poesia. Un buco nero
in un nero vuoto mi attende
Emily ho paura
a Emily Dickinson
2 apr. Dopo un bel po' di patemi d'animo ho incontrato A. al bar per la pri-
ma colazione. Pietro prende malissimo questi revival, però deve capire che
per me sono indispensabili. A. mi ha detto che io faccio tutto molto sul se-
rio fino a scottarmi col fuoco, mentre lui evade con una finzione. Ho pro-
nunciato la RRESHA "senso di colpa", mi ha replicato che non ho senso dell'
humour. Storceva il naso, si lo so che irºntekninİZE ERİNİgia impopo-
lari. Intanto riflestevo se per caso il senso di colpa non sia frutto di
una presunzione, in realtà ogni persona ha un suo destino interiore che
niente può toccare, non è cosi? Allorasiepifix tona sentirsi in colpa verso
gli altri? Non siamo stati noi in loro balia quanto lo sono stati loro di
noi? E non eravamo comunque entrambi strumento di quello che ci muoveva
senza che potessimo capirlo? Abbiamo parlato dei rapporti trascorsi trax
Gli ho detto che avevo bisogno di affetto, di essere capita e non ammirata,
che inconsciamente temevo i rifiuti che mi potevano venire dalle conseguen-
ze dell'ammirazione. Lui sostiene di avermi accettata subito, come un dato
di fatto, she non gli sembra di avermi ammirata, però certo dovrebbe riflet-
confermato
terci meglio. Gli ho rift**** che mi sentivo male nel sesso con lui: infat-
ti in quel periodo tendevo a identificarmi come clitoridea, ma come poteva
orientarsłui se non lo avevo chiaro nemmeno io? Ha un ricordo emozionante
del femminismo 'in me, ha preso coscienza di tante cose, Pax ma adesso è ab-
cora più in difficoltà con le raggaze: gli piacciono tanto, e non sa come
parlare con loro, teme di colonizzarle, di volerle possedere. Gli è diventa-
to un problema, ha nostalgia di come era prima, timido, incapace di prendere
un'iniziativa, ma almeno willuso sulla possibilità. Ho provato immediata-
mente sentimenti fraternix e il bisogno di toglierglin alcune pesantezze che
certo la nostra amicizia gli aveva lasciato. Gli ho detto che ciascuna ha
diritto a non essere colonizzata, che questo può avvenire anche tra donne
finchè non scatta la necessità di provare tutto da sè come ho fatto io. Ri-
mane solo questom, tenere viva l'esigenza della liberazione, dare un'eco
possibile a chi lo desidera. Teresa d'Avila insiste sul fatto che sono impor-
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