Loading

Taci, anzi parla, Oggetto 613

Carla Lonzi[1977 - 1978 ca.]

La Galleria Nazionale

La Galleria Nazionale
Roma, Italy

Stesura dattiloscritta con note manoscritte del testo (inizia da p. 154; mancano le pagine finali); appunti con indicazioni per modifiche o correzioni.

Show lessRead more
  • Title: Taci, anzi parla, Oggetto 613
  • Creator: Lonzi Carla
  • Date Created: [1977 - 1978 ca.]
  • Transcript:
    -438- cattiva, abile, smaliziata. La cui innocenza mi schiacciava continuamente! Pietro ha una mostra da Michaud, ma io non ci sono andata, sono qui a Firen- ze si, ma dai miei genitori! Tutto il mondo dove sono voluta entrare per forza non era il mio, non è il mio. L'ho visto attraente, avventuroso, go- dibile, appassionato, era niente, carta colorata. Se non avessi Turicchi mi sparerei. Confondevo l'arte con la santità. Ho paura a scrivere questa poesia. Un buco nero in un nero vuoto mi attende Emily ho paura a Emily Dickinson 2 apr. Dopo un bel po' di patemi d'animo ho incontrato A. al bar per la pri- ma colazione. Pietro prende malissimo questi revival, però deve capire che per me sono indispensabili. A. mi ha detto che io faccio tutto molto sul se- rio fino a scottarmi col fuoco, mentre lui evade con una finzione. Ho pro- nunciato la RRESHA "senso di colpa", mi ha replicato che non ho senso dell' humour. Storceva il naso, si lo so che irºntekninİZE ERİNİgia impopo- lari. Intanto riflestevo se per caso il senso di colpa non sia frutto di una presunzione, in realtà ogni persona ha un suo destino interiore che niente può toccare, non è cosi? Allorasiepifix tona sentirsi in colpa verso gli altri? Non siamo stati noi in loro balia quanto lo sono stati loro di noi? E non eravamo comunque entrambi strumento di quello che ci muoveva senza che potessimo capirlo? Abbiamo parlato dei rapporti trascorsi trax Gli ho detto che avevo bisogno di affetto, di essere capita e non ammirata, che inconsciamente temevo i rifiuti che mi potevano venire dalle conseguen- ze dell'ammirazione. Lui sostiene di avermi accettata subito, come un dato di fatto, she non gli sembra di avermi ammirata, però certo dovrebbe riflet- confermato terci meglio. Gli ho rift**** che mi sentivo male nel sesso con lui: infat- ti in quel periodo tendevo a identificarmi come clitoridea, ma come poteva orientarsłui se non lo avevo chiaro nemmeno io? Ha un ricordo emozionante del femminismo 'in me, ha preso coscienza di tante cose, Pax ma adesso è ab- cora più in difficoltà con le raggaze: gli piacciono tanto, e non sa come parlare con loro, teme di colonizzarle, di volerle possedere. Gli è diventa- to un problema, ha nostalgia di come era prima, timido, incapace di prendere un'iniziativa, ma almeno willuso sulla possibilità. Ho provato immediata- mente sentimenti fraternix e il bisogno di toglierglin alcune pesantezze che certo la nostra amicizia gli aveva lasciato. Gli ho detto che ciascuna ha diritto a non essere colonizzata, che questo può avvenire anche tra donne finchè non scatta la necessità di provare tutto da sè come ho fatto io. Ri- mane solo questom, tenere viva l'esigenza della liberazione, dare un'eco possibile a chi lo desidera. Teresa d'Avila insiste sul fatto che sono impor-
    Hide TranscriptShow Transcript
  • Notes: Dattiloscritto utilizzato per la pubblicazione di: Carla Lonzi, Taci, anzi parla. Diario di una femminista, postfazione di Annarosa Buttarelli, Et al., Milano 2010.
La Galleria Nazionale

Get the app

Explore museums and play with Art Transfer, Pocket Galleries, Art Selfie, and more

Home
Discover
Play
Nearby
Favorites