identità, intelligenza, capacità di stare con gli altri, capacità di e-
sprimermi, addirittura di avere qualcosa da esprimere. La mia vergogna
aumenterebbe se da questo stato di smarrimento riuscissi a simulare e
ricostruire quella che abitualmente è la mia sicurezza. Allora proietto
sulle altre donne il disprezzo che "Xgeber me, perchè le vedo lanciate
in qualche esibizione di bravura mentre so che, come me, sono li per
cortigianeria e non se ne accorgono, non ne restano turbate. Infatti
basta che trovi una donna (o un uomo) riservata e imbarazzata per potermi
rispecchiare in lei con serenità e ritrovarmi, cioè capire che la mia
presenza li è giustificata (è sempre giustificata se posso stabilire un
contatto autentico).
Dott. Barbiellini Amidei Corriere della Sera Milano "Egregio Direttore,
in rapporto al problema sollevato da Pasolini, sulla correlazione tra
legalizzazione dell'aborto e riconferma dell'istituzione del coito (Cor-
riere della Sera 18 genn. 1975), le inviamo uno scritto di R.F. (luglio
1970) con richiesta di pubblicazione. Ringraziando per R.F. C.L.".Con-
segnato da Jacqueline a Milano)
21 genn. "Alle donne del gruppo di lavoro che ha elaborato l'articolo
"Il neo-femminismo in Italia, come è nato, che cosa è" (il manifesto
16 genn. 1975). Firmato J. Vodoz. (consegnato da me e Maria alla sede
de il manifesto a Roma)
Caro Pasolini,
22 genn. Finché non ho spedito a Pasolini mi sono arrovellata in un'in-
finità di dilemmni, se facevo bene a scrivergli, se facevo bene a scri-
vergli cosi, e poi ogni frase come sarebbe stata interpretabile nel be-
ne e nel male, se la frase dove dico che per l'aborto non avevamo nosso
un dito poteva avere significato fallico, se era meglio mettere in chia-
ro che R.F. non è un gruppo omosessuale, se era esagerato finire "con
affetto", se avrei dovuto scrivere al singolare oppure al plurale, io
oppure noi, se tutto sarebbe risultato ingenuo da far pietà oppure ma-
chiavellico, se sarebbe stato più prudente aggiungere che la lettera
privata en personale -ma non sarebbe stato offensivo per Pasolini? come
insinuare che, senza il divieto, lui l'avrebbe utilizzata per continuare
la sua polemica. Un groviglio di dubbi ai quali ho fatto fronte meglio
delle altre volte se alla fine ho imbucato, con la sensazione di quando
parte finalmente il colpo della roulette russa. Subito dopo mi sono sen-
tita meglio, "il dado è tratto" è una gran sensazione, qualcosa è alle
spalle, adesso si tratta di affrontare le conseguenze. Di guardare la
realtà. Stamani avevo telefonato a Anna l'argentina per dirle dei miei
dubbi e, come spesso mi è accaduto nella vita che una voce innocente
sul più bello risolve d'un colpo l'oscillazione dei pro e dei contro di
un'azione che desidero fare, ma che non mi decido a fare, cosi solo il
suono della sua voce che mi diceva "dal momento che **hai scritta la let-
tera spediscila; di cosa hai paura, cosa può succedere?", aveva cancella-
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