Scritti brillanti quelli di Leonardo, per ingegno di sicuro, ma non solo: è anche merito dello "spolverino d'oro" una polvere di pirite macinata, che in passato veniva usata per fissare l'inchiostro sui documenti. Effetto secondario: il testo brillava. Attualmente la pirite, un comune solfuro di ferro, viene usata per produrre acido solforico, ex vetriolo delle concerie del passato.