Al primo piano, tra le due belle finestre fancelliane, appare la parte meglio conservata dei due grandi episodi affrescati. Si tratta della cosiddetta Clemenza di Alessandro, aneddoto tratto dal testo di Curzio Rufo, accompagnato da una scritta in latino che sottolinea come nulla sia più degno e lodevole per il grande uomo della mitezza e della clemenza. Alessandro, dopo la battaglia di Isso, si mostra infatti clemente verso i Persiani sconfitti. Da notare che questo tema, riferendosi ovviamente al grande animo del Principe, si orienta decisamente verso la sfera alta del governo, senza trattare ambiti borghesi.