L’episodio narrato in questa tela è tratto dal I° libro dell’Ab Urbe Condita di Tito Livio (58, 1-6). Il momento illustrato è quello in cui Tarquinio intimidisce Lucrezia con il pugnale, appena prima di farle violenza. L’uomo veste un’elegante giacca color del mare su cui spiccano i ricami dorati che terminano con l’allacciatura ad alamari. Distesa sul letto, nello splendore delle carni nude, Lucrezia tenta invano di respingerlo, mentre sul volto compare il rossore della vergogna e dello sforzo, evidenziato dal bianco del cuscino e dal biondo scuro dei capelli. Sullo sfondo un servitore assiste impotente alla scena, ignaro che diverrà vittima sacrificale dello spietato carnefice. Ficherelli ha attualizzato la tragedia antica ambientandola nella camera da letto di una dimora seicentesca che diventa scena di teatro grazie alle tende che introducono al fulcro dell’episodio: lo scontro fisico e intimo tra i due protagonisti, accentuato dal taglio ravvicinato e scorciato leggermente da sotto in su.[ F. Baldassari]
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