"Il Museo di Pangea", mostra della primavera 2018 al Labirinto della Masone, ha accolto i manufatti di popolazioni immaginarie: queste “antichità” sono state realizzate negli ultimi dieci anni da Marco Barina, artista contemporaneo romano. Per realizzare i suoi assemblages Barina ha battuto il mercato delle pulci di Porta Portese e altri mercatini e negozi dei rigattieri, cercando tra la cianfrusaglia (ciotole, cucchiai, chiavistelli, zuccheriere, grattugie, scaldini) i frantumi di un Pantheon smembrato, con lo scopo di ricomporlo e di restituirgli potenza ed efficacia. Idoli, pali totemici, feticci, maschere, urne cinerarie costituiscono un bagaglio di "reperti" di una storia dell’arte fantastica, scandita da culture e etnie lontane magicamente testimoni di un mondo perduto.