La coppia di statue dall’atteggiamento fieramente militante che, calpestando figure demoniache, levano il braccio originariamente dotato di un’arma oggi andata perduta, è tratta dal gruppo dei Quattro Re degli Orienti ('shi-tennō') che la cosmologia buddhista colloca ai lati del Monte Meru. Il loro ruolo di Protettori ebbe pronto riconoscimento in Giappone, e spesso gli 'shi-tennō' furono posti ai quattro angoli intorno all’immagine principale del tempio: le due figure ('ni-tennō') che venivano così a trovarsi sul fronte dell’altare centrale finirono con l’assommare in sé la funzione protettrice dell’intero quartetto.
Le due statue sono scolpite nella tecnica 'ichiboku-zukuri', da un singolo blocco di legno, con l'aggiunta delle braccia. Vestite di abiti militari con copricapo, stivali e corazza (decorata con un mascherone terrifico sul ventre), la posa del corpo e l’espressione del volto di queste divinità sono fieri e combattivi, come impone il compito al quale sono deputate. L’efficace rappresentazione della loro contenuta potenza ne fa un magnifico esempio della produzione artistica del periodo Fujiwara (930-1192).